Auto elettriche aziendali: convengono nel 2024?

Quest’anno sono ancora previsti incentivi per l’acquisto di auto elettriche? I bonus sono estesi alle imprese? I veicoli green costano meno? Insomma: le auto elettriche aziendali convengono nel 2024? Vediamolo insieme.

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March 5, 2024
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Introduzione: la svolta green europea

L’Europa mira a un’imponente svolta ecologica, quella prevista dal piano del Green Deal Europeo che prevede «zero emissioni nette entro il 2035»:

  • questo significa che dal 2035 non potremo più acquistare veicoli, se non a emissioni zero;
  • i grandi produttori di auto si stanno già impegnando in questo senso. Hanno dichiarato che entro il 2030 produrranno solo veicoli elettrici. Si tratta infatti di grandissimi cambiamenti industriali che occuperanno tempi molto lunghi.

Quali incentivi per le auto elettriche, però, esistono nel nostro Paese? I bonus sono estesi alle imprese? Insomma: le auto elettriche aziendali convengono nel 2024? Vediamolo in dettaglio.

La situazione italiana dell’elettrico

A che punto è il nostro Paese con l’elettrificazione del trasporto su strada?

L’Italia, sull’elettrico, è molto indietro rispetto agli altri Paesi europei. Secondo lo studio annuale condotto da Motus-E, infatti:

  • "Le auto elettriche pure circolanti in Italia al 31gennaio 2024 sono poco più di 222.711 con le immatricolazioni full electric che a inizio anno sono pari a 2.947 unità, con un calo del -11,61% rispetto allo stesso periodo del 2022.".

I problemi principali

I problemi principali che rappresentano la causa di questa lentissima evoluzione sono:

  • la tassazione,
  • gli incentivi.

La tassazione

La tassazione in Italia, a differenza di ciò che avviene negli altri Paesi europei, è:

  • datata,
  • non tarata sulle emissioni di CO2 (tranne per i fringe benefit, ma non è sufficiente per una svolta significativa).

Sarebbe dunque il primo aspetto da modificare.

Il bollo delle auto green

In linea generale, il bollo per le auto elettriche e ibride:

  • non è da corrispondere per i primi 5 anni dalla prima immatricolazione;
  • dal sesto anno, si paga una cifra pari a un quarto rispetto a ciò che si deve corrispondere per un’auto endotermica di pari potenza.

Ci sono però diverse eccezioni, in base alle regioni.

Vediamo allora tali eccezioni (come da tabelle ACI 2024) sempre tenendo valida, se non specificato diversamente, la linea generale appena presentata:

  • Due regioni (Lombardia e Piemonte) hanno decretato l’esenzione a vita del bollo per le auto elettriche. Sempre in queste regioni, per le auto ibride: in Lombardia, l’importo del bollo viene calcolato moltiplicando i kW del motore endotermico per 2,58; in Piemonte, esenzione peri primi 3 anni dall’acquisto del veicolo se sotto i 100 kW.
  • In Campania: per le auto elettriche, esenzione per 7 anni dall’immatricolazione; dall’ottavo anno, pagamento di un quarto del bollo che si corrisponderebbe per un’automobile endotermica con le stesse caratteristiche. Le ibride con benzina e/o gasolio non pagano il bollo per 5 anni, mentre quelle con metano, per 3 anni.
  • In Emilia-Romagna: le auto ibride non pagano il bollo per 3anni.
  • In Lazio: per le auto ibride acquistate dal 1° gennaio 2023,il bollo sarà obbligatorio.
  • In Liguria: 3 anni di esenzione sia per i veicoli elettrici che per quelli ibridi.
  • In Veneto: esenzione di 3 anni per i proprietari di auto ibride.

Gli incentivi

In Italia, gli incentivi sulle auto elettriche:

  • non sono sufficienti,
  • non coinvolgono le imprese, se non nell’installazione di colonnine di ricarica (è ancora escluso l’acquisto di veicoli elettrici).

Gli altri Paesi europei, infatti, a parte la Polonia, sono tutti in posizioni molto più avanzate rispetto alla nostra sull’elettrico, proprio grazie a un sistema di tassazione e di incentivi che penalizzano le vetture a combustione e valorizzano in maniera molto importante quelle elettriche.

Quali incentivi sono ancora disponibili nel 2024?

Gli incentivi per i veicoli che emettono tra i 61 e i 135g/km di CO2 sono terminati.

Sono però ancora disponibili gli incentivi per i veicoli conemissioni inferiori, perciò elettrici e ibridi (contributi che oscillano tra i2 e i 5 mila euro).

Disponibili gli incentivi per le auto elettriche e ibride (ma non per le imprese)

Uno studio approfondito in materia ci rivela che:

  • A fine marzo 2023, sulla piattaforma ecobonus, risultavano utilizzati solo l’8,5% dei fondi per le auto elettriche e il 3,5% per le ibride plug-in.
  • Per le emissioni tra 0 e 20 g/km (puramente elettriche)vengono elargiti 5.000 euro con rottamazione di una vecchia auto di classe inferiore a Euro 5; senza rottamazione, il contributo è di 3.000 euro.
  • Per la fascia 21-60 g/km (le ibride plug-in), con rottamazione si ricevono 4.000 euro, senza, 2.000 euro.

Disponibili gli incentivi per auto elettriche/ibride per le società di noleggio e car sharing

Il contributo è di:

  • 2.500 euro con rottamazione e 1.500 euro senza per le auto completamente elettriche;
  • 2.000 euro con rottamazione e 1.000 euro senza per vetture ibride plug-in.

Disponibili gli incentivi per mezzi commerciali totalmente elettrici

Gli incentivi ecobonus sono estesi solo ai mezzi totalmente elettrici, in queste proporzioni:

  • 4.000 euro se si acquistano veicoli N1 fino a 1,5 tonnellate;
  • 6.000 euro per N1 tra 1,5 e 3,5 tonnellate;
  • 12.000 euro per veicoli N2 tra 3 e 7 tonnellate;
  • 14.000 euro N2 fra 7 e 12 tonnellate.

Incentivi per i veicoli commerciali (per piccole e medie imprese)

Le piccole e medie imprese (comprese anche le persone giuridiche) che esercitano l’attività di trasporto di merci in conto proprio o in conto terzi, possono beneficiare di incentivi per l’acquisto di veicoli commerciali di categoria N1 e N2, nuovi di fabbrica, ad alimentazione esclusivamente elettrica. Il contributo viene concesso con la contestuale rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore a Euro 4.

(I veicoli N1 sono quelli destinati al trasporto di merci, aventi massa massima non superiore a 3,5 t; mentre i veicoli N2 hanno massa massima superiore a 3,5 t ma non superiore a 12 t).

Ecco lo schema degli incentivi per i veicoli commerciali elettrici previsti negli anni 2022, 2023 e 2024:

  • 4.000 euro     per l’acquisto di veicoli N1 fino a 1,5 t;
  • 6.000 euro     per i veicoli N1 superiori a 1,5 t e fino a 3,5t;
  • 12.000     euro per i veicoli N2 da 3,5 fino a 7 t;
  • 14.000     euro per i veicoli N2 superiori a 7 t e fino a 12 t.

Incentivi per installazione colonnine di ricarica (per aziende – e privati)

Come accennato, le aziende, in Italia, non possono approfittare degli incentivi sull’acquisto o sul leasing di auto a basse, bassissime o zero emissioni, ma di un altro tipo di bonus: il «Bonus Colonnine Elettriche» (gestito dalla società Invitalia, dovrebbe essere prorogato anche per il 2024 – il decreto attuativo si avrà in febbraio).

Il Governo e il Ministero della Transizione Ecologica hanno stanziato 90milioni di euro per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture e punti di ricarica per auto elettriche (Decreto del Ministero della Transizione Ecologica del 25 agosto 2021).

Quest’iniziativa è dedicata ad aziende, enti pubblici, e privati che svolgono attività commerciali (quindi: persone fisiche che esercitano attività commerciali, artistiche e professionali e persone soggette all’imposta sul reddito delle società – IRES).

Costo installazione colonnina in azienda

Secondo lo studio condotto da LuceGas, il costo per l’installazione di una colonnina in azienda prevede

  • circa 3.500 euro per le opere murarie,
  • circa 1.000 euro per la connessione alla rete elettrica,
  • dai 700 ai 12.000 euro per la colonnina in sé.

Al totale, però, è necessario applicare lo sconto del 40% previsto dal finanziamento statale (valido fino al 2024 compreso) destinato proprio alle aziende per l’installazione delle colonnine presso la loro sede.

Incentivi fino al 2024 compreso, ma poi?

Gli incentivi per l'acquisto di auto elettriche e ibride resteranno validi fino al 2024.

Attendiamo le mosse in materia da parte del nostro governo dal 2025, per comprendere se estenderà gli incentivi anche alle aziende, iniziativa che darebbe una spinta decisa alla transizione all'elettrico dimolte flotte.

Auto elettriche nel 2024: i prezzi scendono

Secondo uno studio approfondito condotto da Ratti Auto:

  • “Nel corso del 2024 debutteranno, infatti, diversi modelli di auto elettriche economiche con prezzi compresi tra i 20.000 e i 25.000 euro.
  • Inoltre, tutti questi modelli potranno beneficiare degli Incentivi Ecobonus, se la loro struttura non cambierà nel 2024.”

I modelli che costeranno meno di 25mila euro saranno:

  • Citroen E-C3,
  • Cupra Raval,
  • Fiat Panda,
  • Renault 4, 5, Twingo,
  • Skoda Small,
  • Tesla Model 2,
  • VolksWagen ID.1/ID.2

I costi dell’elettricità: leggero aumento a inizio 2024

Secondo lo studio di Luce&Gas:

  • “i prezzi dell'energia erano in calo nel 2023 e stanno subendo un leggero aumento nel 2024 per via del prezzo del petrolio”.

Ecco perché ricaricare le auto green costerà leggermente dipiù rispetto allo scorso anno.

I costi del carburante: leggero calo nel 2024

Un accurato studio di Assicurazioni Segugio testimonia che:

  • non c’è stato “alcun aumento da inizio 2024. I prezzi di benzina, gasolio, GPL e metano rimangono (per ora) stabili. Il caro carburanti continua a pesare sulle tasche degli italiani, ma siamo lontani dai record storici registrati dalla “verde” il 14 marzo 2022 quando un litro costava 2,184 euro e il diesel era lievitato a 2,154 euro/litro,
  • e oggi i prezzi sono più bassi rispetto ad allora, ma comunque elevati     per il portafoglio degli automobilisti.”

“Sulla rete autostradale, secondo le rilevazioni del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) del 9 gennaio 2024:

  • la benzina (in modalità self) ha un costo medio di 1,860 euro/litro,
  • il gasolio (self service) costa 1,824 euro/litro.”

Sarà dunque più conveniente, per i fleet manager, rifornire le auto con motore endotermico.

Auto elettriche aziendali nel 2024: convengono solo per i viaggi urbani?

Alla luce:

  • dei costi dell’elettricità in leggero aumento,
  • degli incentivi non elargiti alle imprese,
  • dello scarseggiare delle infrastrutture di ricarica sul territorio italiano (il 70% delle colonnine è – peraltro – concentrato al nord, il restante 30% distribuito tra centro e sud) – seppur siano in aumento,
  • dell’ancora scarsa presenza di colonnine di ricarica universali, che quindi possono ricaricare qualsiasi automobile, non solo quelle convenzionate,

alle aziende forse, ad oggi, conviene pensare all’elettrificazione di quella parte di flotta che si concentra sui viaggi urbani.

I vantaggi sarebbero diversi:

  • tratte brevi, dunque più viaggi con una sola ricarica,
  • possibilità di ricarica in qualsiasi momento, perché la concentrazione di colonnine nei centri è più alta che altrove,
  • circolazione gratuita nei centri e nelle Ztl,
  • parcheggi blu gratuiti.

Conclusioni: le auto elettriche aziendali convengono nel2024?

Considerando quanto analizzato nei paragrafi precedenti, la spinta verso l’elettrico, nel nostro Paese, pare non decollare ancora.

È vero che:

  • il 2024 sta riservando modelli di vetture elettriche a prezzi più abbordabili rispetto al passato,
  • esistono incentivi,

ma:

  • gli incentivi non sono ancora estesi alle grandi aziende,
  • occorre capire quali incentivi saranno messi a disposizione dal 2025, perché il piano precedente copriva gli anni fino al 2024,
  • il prezzo dell’elettricità è ancora alto,
  • le colonnine sono ancora mal distribuite sul territorio,
  • i punti di ricarica non sono ancora tutti universali.

Traendo le conclusioni, i fleet manager che passeranno all’elettrico potrebbero meditare di:

  • implementare la loro flotta con veicoli green principalmente per i viaggi urbani,
  • riservare l’idea delle tratte lunghe agli anni a venire.