Ridurre i costi della flotta aziendale: ecco come fare

I costi di gestione della flotta aziendale si accumulano rapidamente, ma spesso non vengono monitorati in modo preciso. Il risultato? Un enorme potenziale di risparmio non sfruttato. In questo articolo vedremo come ridurre in modo efficace i costi del parco auto e migliorare la redditività complessiva.
July 30, 2025
13.10.2025
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Mockup del pannello di controllo

Introduzione

Gestire una flotta aziendale in modo efficiente significa anche saper controllare con precisione tutti i costi associati. Tuttavia, in molte imprese, le spese legate ai veicoli aziendali vengono sottovalutate o gestite in modo frammentato, generando sprechi e inefficienze. In questo articolo vedremo allora:

I costi della flotta sono più alti di quanto si pensi

In molte aziende, i costi del parco auto vengono gestiti in modo superficiale, il che è sorprendente se si considera che una flotta di 100 veicoli può generare oltre un milione di euro l’anno – pari al 2,5%-5% dei costi totali per molte medie imprese.

Secondo i dati raccolti su oltre 600 clienti Avrios, i costi di gestione possono essere ridotti fino al 15%-25%.

Ma dove si annidano questi margini di miglioramento? Per rispondere, è fondamentale:

  • analizzare costi fissi e variabili,
  • individuare le principali aree critiche,
  • impostare una gestione proattiva basata su dati concreti.

Perché è così importante ottimizzare i costi della flotta?

L’analisi di centinaia di flotte – da 20 a 10.000 veicoli – ha evidenziato due motivi principali alla base di una gestione inefficiente dei costi:

Il parco auto non è una priorità strategica (in molte aziende il fleet management è considerato una funzione di supporto, lontana dal core business. Mancano quindi risorse, tempo ed esperienza per una gestione ottimizzata),

si usano strumenti e processi inadeguati (se i dati sui danni non vengono raccolti in modo strutturato, è impossibile fare prevenzione o negoziare con le assicurazioni. Lo stesso vale per i chilometraggi: senza dati affidabili, non si possono scegliere i contratti di leasing più vantaggiosi),

Una gestione professionale supportata da un software di fleet management consente di ridurre il carico amministrativo fino al 30%, migliorando la visibilità e il controllo sui costi.

Le cinque principali categorie di costo nel parco auto

Per ridurre in modo efficace i costi della flotta, bisogna partire dall’identificazione delle principali voci di spesa. Le aree che incidono di più sono cinque:

  • il deprezzamento e il finanziamento,
  • le assicurazioni,
  • la manutenzione e le riparazioni,
  • i danni,
  • il carburante e l’energia.

In quattro di queste cinque categorie è possibile ottenere una riduzione del 10%-25%. Solo il carburante (o le spese di ricarica elettrica) offre un margine inferiore, ma anche in questo caso si possono ottenere risultati significativi con interventi mirati.

Il deprezzamento e il finanziamento

Questa categoria comprende:

  • l’acquisto, gli interessi e la dismissione per veicoli di proprietà,
  • le rate di leasing e i costi di restituzione per veicoli a noleggio.

Costi fissi vs costi variabili nella flotta

Per calcolare con precisione i costi per veicolo, è utile distinguere tra costi fissi e variabili:

I costi fissi del parco veicoli

Ecco quali sono i costi fissi della flotta:

  • rate di leasing/ammortamenti,
  • costi di noleggio (garage, posti auto, mezzi temporanei),
  • gli stipendi del personale dedicato al fleet management,
  • i premi assicurativi fissi,
  • i pedaggi fissi (es. abbonamenti autostradali),
  • gli interessi su finanziamenti.

I costi variabili del parco veicoli

Ecco quali sono i costi variabili della flotta:

  • il carburante o le ricariche elettriche,
  • gli ammortamenti chilometrici,
  • gli pneumatici,
  • le riparazioni e la manutenzione,
  • i pedaggi a consumo,
  • i lubrificanti e gli oli.

Solo un’analisi accurata e continua consente di attribuire correttamente i costi a ogni singolo veicolo, ottimizzando le decisioni operative e strategiche.

Dove si nasconde il vero potenziale di risparmio?

Ecco le aree principali in cui è possibile tagliare i costi della flotta aziendale.

1. I consumi di carburante

Una guida più efficiente, l’utilizzo di carburanti alternativi, o l’ottimizzazione dei percorsi possono ridurre i consumi anche solo del 5%-10% — una percentuale che, su larga scala, si traduce in migliaia di euro risparmiati.

2. La gestione dei sinistri

Il fleet damage management è una delle aree con maggiore impatto economico. Una strategia efficace comprende:

  • una selezione attenta delle officine convenzionate,
  • la mobilità sostitutiva interna (es. auto in pool),
  • una gestione del rischio attiva,
  • la prevenzione e la formazione degli autisti.

Una buona gestione dei danni riduce sia i costi diretti che quelli assicurativi.

3. L’acquisto dei veicoli

Sia in leasing che in proprietà, negoziare condizioni migliori e confrontare più fornitori è essenziale. Sfruttare promozioni o acquistare veicoli in stock può portare a risparmi notevoli.

4. Le assicurazioni

Un'area spesso trascurata, quella dell'assicurazione: confrontare diverse polizze, valutare franchigie, flotte aggregate o contratti multi linea può abbattere i premi annuali.

Software di gestione: uno strumento decisivo

L’uso di un software gestionale per flotte aziendali consente di:

  • avere una visione chiara e centralizzata dei costi totali,
  • calcolare il costo medio per veicolo,
  • identificare rapidamente anomalie o eccessi di spesa,
  • ottimizzare manutenzione, utilizzo, e consumo.

Solo con dati aggiornati e affidabili è possibile implementare strategie come la manutenzione predittiva, la rotazione intelligente dei veicoli, o la pianificazione dinamica delle tratte.

Conclusione: ridurre i costi della flotta migliora la competitività aziendale

Una gestione poco strutturata della flotta comporta costi elevati, scarsa efficienza e ostacola la transizione verso una mobilità più sostenibile.

Le aziende che puntano a ridurre i costi del parco veicoli ottengono:

  • una maggiore redditività,
  • una maggiore trasparenza dei dati,
  • una maggiore agilità operativa.

 I prossimi passi?

È opportuno che il fleet manager si occupi di:

  • analizzare i costi attuali,
  • identificare le voci critiche,
  • implementare una strategia di ottimizzazione graduale,
  • utilizzare un software per il fleet management per massimizzare il risparmio.
Words by:
Emanuela