Bollo auto elettriche

Vediamo le caratteristiche del bollo auto, come si calcoli e quali agevolazioni/esenzioni le regioni prevedano per le auto elettriche/ibride.

August 7, 2024
April 6, 2023
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Che cos’è il bollo

Il bollo:

  • è una tassa automobilistica (“tassa di possesso”) che viene corrisposta dal proprietario del veicolo alla regione d’appartenenza, indipendentemente dal fatto che l’auto circoli o meno.
  • Si tratta dunque di una tassa regionale e sono le stesse regioni a prevedere eventuali esenzioni e/o agevolazioni.

Solo in Friuli-Venezia Giulia e in Sardegna il bollo è una tassa gestita dall’Agenzia delle Entrate.

  • Il primo bollo deve essere pagato nel mese dalla prima immatricolazione della vettura.
  • Dal secondo in poi, verrà saldato annualmente, entro la fine del mese successivo a quello della prima immatricolazione.

Come si calcola il bollo

Il bollo si calcola in base alla potenza in kW dell’automobile e alla sua classe ambientale.

Ecco uno schema generale (basato sullo studio condotto da AlVolante.it) per il calcolo del bollo che non tiene conto delle agevolazioni/esenzioni regionali (che presenteremo nei prossimi paragrafi):

  • Classe Ambientale EURO 0: 3 euro per ogni kW fino a 100 kW. 4,5 euro per ogni kW oltre i 100 kW.
  • Classe Ambientale EURO 1: 2,9 euro per ogni kW fino a 100 kW. 4,35 euro per ogni kW oltre i 100.
  • Classe Ambientale EURO 2: 2,8 euro per ogni kW fino a 100 kW. 4,2 euro per ogni kW oltre i 100.
  • Classe Ambientale EURO 3: 2,7 euro per ogni kW fino a 100 kW. 4,05 euro per ogni kW oltre i 100.
  • Classe Ambientale EURO 4, 5, 6: 2,58 euro per ogni kW fino a 100 kW. 3,87 euro per ogni kW oltre i 100.

Il superbollo

Secondo ciò che emerge dalle tabelle di Assicurazione.it, al di sopra dei 185 kW di potenza, il bollo diventa “superbollo” e risulta molto più costoso di quello standard (20 euro per ogni kW di potenza del veicolo oltre i 185 Kw).

Dalla data di costruzione dell’auto, questa addizionale è però ridotta:

  • dopo 5 anni, al 60%;
  • dopo 10 anni, al 30%;
  • dopo 15 anni al 15%.
  • Il superbollo non è più da corrispondere dai 20 anni dalla data di costruzione del veicolo. 

Il bollo per le auto elettriche e ibride

In linea generale, per le auto elettriche e ibride il bollo:

  • non è da corrispondere per i primi 5 anni dalla prima immatricolazione;
  • dal sesto anno, si paga una cifra pari a un quarto rispetto a ciò che si deve corrispondere per un’auto endotermica di pari potenza.

Ci sono però diverse eccezioni, in base alle regioni.

Vediamo allora tali eccezioni (come da tabelle ACI) sempre tenendo valida, se non specificato diversamente, la linea generale appena presentata:

  • Due regioni (Lombardia e Piemonte) hanno decretato l’esenzione a vita del bollo per le auto elettriche. Sempre in queste regioni, per le auto ibride: in Lombardia, l’importo del bollo viene calcolato moltiplicando i kW del motore endotermico per 2,58; in Piemonte, esenzione per i primi 3 anni dall’acquisto del veicolo se sotto i 100 kW.
  • in Campania: per le auto elettriche, esenzione per 7 anni dall’immatricolazione; dall’ottavo anno, pagamento di un quarto del bollo che si corrisponderebbe per un’automobile endotermica con le stesse caratteristiche. Le ibride con benzina e/o gasolio non pagano il bollo per 5 anni, mentre quelle con metano, per 3 anni.
  • In Emilia Romagna: le auto ibride non pagano il bollo per 3 anni.
  • In Lazio: per le auto ibride acquistate dal 1° gennaio 2023, il bollo sarà obbligatorio.
  • In Liguria: 3 anni di esenzione sia per i veicoli elettrici che per quelli ibridi.
  • In Veneto: esenzione di 3 anni per i proprietari di auto ibride.

Il bollo per le auto elettriche usate

Se il veicolo elettrico o ibrido è usato, occorre sempre fare attenzione:

  • alla data di immatricolazione del veicolo, perché è quella che fa fede per l'applicazione della tassa,
  • alle agevolazioni proposte dalla nostra regione.

Non importa dunque se l'auto sia di seconda o terza mano. L'unico dato rilevante resta la data dell'immatricolazione della vettura. Da lì si calcoleranno i 3, 5, 7, ... anni di esenzione a seconda della propria regione.

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