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I maggiori produttori di auto elettriche nel 2023

Chi sono, nel 2023, i maggiori produttori al mondo di auto elettriche? Vediamo come stanno cambiando gli equilibri globali.

Settembre 13, 2023

Come stanno cambiando gli equilibri globali a livello di leadership nella produzione e vendita di auto elettriche? Chi sono, ad oggi, i maggiori produttori al mondo di veicoli green? Tesla è stata superata o è ancora in auge? Vediamo che cosa sta accadendo, a livello globale, nel 2023.

Indice

Introduzione: gli equilibri mondiali paiono modificarsi

Il mondo punta ormai alla sostenibilità, l’Europa promulga una serie di atti mirati alla svolta ecologica (su tutti, si consideri il Green Deal, il quale prevede che le emissioni nette di CO2 siano azzerate entro il 2035), quindi quello della transizione all’elettrico è un trend di grande tendenza, oggi.

Molti privati e molte aziende avvertono la necessità e la volontà di ridurre il loro impatto ambientale e l’elettrificazione è:

  • un approdo estremamente efficace,
  • un argomento-chiave che non può che farsi, via via, sempre più rilevante.

I grandi produttori di auto elettriche hanno dunque ormai dato avvio a una lotta senza esclusione di colpi per conquistare il mercato globale e gli equilibri, in questo 2023, stanno radicalmente cambiando.

Tesla potrebbe essere superata non solo in termini di crescita, ma anche di volume di vendita.

Vediamo allora che cosa stia accadendo e quali siano i maggiori produttori di auto elettriche nel 2023.

La Cina verso il primato assoluto

È ormai un dato di fatto, in questo 2023: la Cina sta conquistando il mercato globale per quanto riguarda la produzione e la vendita di EV (Electric Vehicles, veicoli elettrici) . Le sue auto sono infatti:

  • molto efficienti,
  • molto più economiche

rispetto alle concorrenti.

La Cina alla conquista dell’Europa

La quota cinese nel mercato europeo delle auto elettriche è più che raddoppiata in meno di due anni. Le vendite stanno accelerando:

  • le case automobilistiche cinesi hanno venduto quasi lo stesso numero di auto elettriche in Europa nei primi sette mesi del 2023 rispetto all’intero 2022;
  • i marchi cinesi hanno lottato a lungo per entrare in Europa a causa della reputazione di auto di qualità inferiore. Tuttavia, alcuni analisti ritengono che l’avvento della nuova tecnologia elettrica a batteria, di cui la Cina è massima produttrice mondiale, abbia riportato in auge la produzione cinese e le vendite sono in piena espansione.

Basti pensare che il Regno Unito è il più grande mercato in Europa per i marchi cinesi di auto elettriche, e rappresenta quasi un terzo delle vendite nel 2023 finora, secondo i dati di Schmidt Automotive Research sui diciotto maggiori mercati automobilistici europei. Circa il 5% di tutte le vendite di auto nuove nel Regno Unito provenivano da marchi cinesi nei primi sette mesi del 2023, una quota di mercato seconda solo alla Svezia.

La Cina e gli Stati Uniti

Portare i marchi cinesi negli Stati Uniti rappresenta invece una grossa sfida.

L’America infatti:

  • impone una tariffa del 27,5% sulle auto costruite in Cina (stabilita dal governo Trump),
  • esclude le auto con componenti cinesi significativi da un incentivo fiscale federale di 7.500 dollari per gli EV (governo Biden).

Anche se ci sono falle nel sistema, perché:

In ogni caso, per iniziare a vendere in America, le case automobilistiche cinesi come BYD (di cui ai paragrafi successivi) e Geely dovranno trovare i modi adatti per distribuire le loro auto.

Il problema è che:

  • le startup americane di veicoli elettrici come Rivian e Lucid Motors affrontano la stessa sfida con costi di manodopera molto più elevati rispetto alla Cina.

Inoltre, gli Stati Uniti potrebbero trovarsi in uno stato di impasse, poiché:

  • se il Paese si muove troppo lentamente sull’elettrificazione della maggior parte dei trasporti, sostiene John Bozella, presidente dell’Alliance for Automotive Innovation, ciò “darà alla Cina lo spazio per controllare le catene di approvvigionamento globali di veicoli elettrici ed espandersi in altri mercati automobilistici globali”. Ma se il Paese si muove troppo rapidamente, le case automobilistiche americane dovranno utilizzare minerali per batterie originari della Cina, la quale “domina l’universo critico dell’estrazione e della lavorazione dei minerali”. E le case automobilistiche cinesi vedono molto chiaramente le opportunità che Bozella teme. 

I punti forti della Cina

Veicoli più economici: il controllo sulla catena produttiva

Le auto cinesi sono molto più economiche rispetto alle concorrenti, anzitutto perché la Cina:

  • produce da sé le batterie e questo è un punto cruciale. La batteria rappresenta infatti il 40/60% del costo totale di un EV e non doverla acquistare da altri produttori rappresenta un risparmio notevole;
  • ha il controllo quasi totale sull’intera catena di produzione, a partire addirittura dall’estrazione dei minerali necessari alla produzione delle batterie (cobalto, litio, nichel, manganese). L’anno scorso, i prezzi di litio, cobalto, nichel e manganese sono aumentati, causando il caos nel mercato dei veicoli elettrici. Ma la Cina ha coltivato stretti rapporti con minatori e aziende di trasformazione. Ad aprile, BYD ha raggiunto un accordo con il governo cileno per costruirvi una fabbrica di catodi al litio da 290 milioni di dollari. Altre società cinesi stanno facendo mosse simili: si prevede che le miniere controllate dalla Cina produrranno quasi un terzo della fornitura globale di litio entro il 2025.

Una tecnologia avanzata

BYD, colosso cinese e, ormai, mondiale, ora produce quella che molti analisti considerano la batteria per auto più avanzata al mondo: la Blade, che può essere trovata nei suoi veicoli elettrici, così come nelle auto prodotte da Tesla e Toyota.

La sicurezza dei modelli elettrici

Le 5 stelle Euro NCAP 2023 a NIO

Seguendo i propri protocolli aggiornati, Euro NCAP (European New Car Assessment Programme, Programma europeo di valutazione dei nuovi modelli di automobili), fondato nel ’97 e sostenuto da Unione Europea e grandi case automobilistiche, si occupa – attraverso specifici test d’urto frontale, laterale, posteriore, contro persone, e così via – di valutare la sicurezza delle nuove automobili, così da fornire ai potenziali acquirenti informazioni molto dettagliate) nel 2023 dà 5 stelle a due veicoli della casa cinese NIO:

  • Large Family car ET5
  • Large SUV EL7.

Entrambi i modelli hanno infatti dimostrato di possedere:

  • un elevatissimo livello di sicurezza attiva (prevenire sinistri o ridurne al massimo le conseguenze),
  • un elevatissimo livello di sicurezza passiva (protezione passeggeri e utenti vulnerabili),
  • un avanzato sistema di Ecall per allertare i soccorsi in caso di sinistro,
  • un sistema di frenata post-incidente che evita il verificarsi di altre collisioni,
  • sistema di sicurezza su portiere e finestrini che, anche in acqua, funzionano per un lasso di tempo e quindi permettono la fuga dei passeggeri,
  • sensori LIDAR estremamente avanzati.

Si tratta dunque di veicoli estremamente sicuri e all’avanguardia, che portano sempre più in alto le aspettative sulla sicurezza, sulle tecnologie, sull’autonomia futura.

Lo smaltimento delle batterie

Anche la questione dello smaltimento delle batterie esauste diventa cruciale.

  • Ad oggi, queste batterie al litio – in Europa – vengono portate per la maggior parte in Germania, dove ci sono ben quindici industrie capaci di recuperare correttamente i componenti e una parte dei materiali.
  • Anche l’Italia si sta muovendo in questa direzione. Lo spiega con chiarezza estrema Fabio Orecchini, Professore Ordinario di Sistemi per l’Energia e l’Ambiente, Dottore di ricerca in Energetica: nel 2014 la ricerca è stata infatti affidata al CNR ICCOM – Istituto di chimica dei composti organometallici di Firenze dal Cobat (Consorzio Obbligatorio per le Batterie al Piombo Esauste e i Rifiuti Piombosi) e i risultati del 2018 hanno rivelato un processo del tutto originale, soggetto a brevetto che è stato riconosciuto a livello europeo. Si tratta, ora, di applicarlo a livello industriale, anche se i costi sono altissimi.

In queste batterie, nello specifico, esiste una cosiddetta Black Mass, la quale contiene proprio litio, manganese, cobalto, e nichel. 

  • Non tutti i processi operati in Germania, però, sono in grado di recuperarli in toto. In genere, infatti, lì, estraggono cobalto e nichel, ma non riescono a recuperare in maniera corretta ed economica il litio e il manganese. Ecco perché, dunque, parte di quella Massa Nera viene inviata in Estremo Oriente (Corea e Filippine), dove le aziende cinesi possiedono le giuste tecnologie per l’intero processo e smaltiscono così tutte le batterie del loro mercato interno e di quello mondiale.

I punti deboli della Cina

Il mito della scarsa qualità

Resta valido, nella visione globale, il mito della scarsa qualità della manifattura cinese, che, in realtà, sta un po’ scemando nei confronti delle auto elettriche, perché le batterie degli EV vengono perlopiù prodotte in Cina e, di conseguenza, la valutazione sulla produzione di veicoli green cinesi è in deciso miglioramento.

Lo sfruttamento della manodopera

I ricercatori della Sheffield Hallam University hanno sottolineato, in un loro studio dello scorso anno, che gran parte della lavorazione del litio in Cina avviene nello Xinjiang, una regione prevalentemente uigura dove ci sono segnalazioni di lavoro forzato (il governo cinese nega queste affermazioni). Nel “mercato in rapida crescita delle batterie al litio EV, o nelle tecnologie emergenti, le aziende dovranno essere vigili per evitare il rischio della catena di approvvigionamento del lavoro forzato” nello Xinjiang, si evidenzia nello studio.

I maggiori produttori di auto elettriche nel 2023

Vediamo allora i maggiori produttori di auto elettriche nel 2023.

Tesla Motors

Il colosso mondiale statunitense di Elon Musk detiene, per ora, il primato di vendite di auto elettriche a livello mondiale, anche se il 2023 ha visto il suo diretto concorrente cinese (BYD) superarlo in due ambiti: l’incremento nella produzione e la crescita.

Tesla:

  • resta comunque all‘avanguardia per quanto riguarda la tecnologia e la qualità dei propri prodotti. Presenta, quest’anno, una rinnovata Model 3 (per aerodinamica, fari, interni e colori), dopo sei anni dal suo lancio sul mercato;
  • il suo suv Model Y è l’auto più venduta del 2023.

Inoltre:

  • possiede, da dieci anni, una sua rete di ricarica veloce estremamente efficiente a livello mondiale (Tesla Supercharger) che in Italia conta già quasi ottanta punti di ricarica (con più di seicento colonnine disponibili),
  • ha aperto questa sua rete anche a veicoli elettrici di altri produttori, rendendo la ricarica disponibile ai più, a sostegno della sostenibilità.

Il Global Price Cut (taglio sui prezzi a livello mondiale) di Tesla

Gli sconti di Tesla nel mondo

Tesla, con l’avvio del 2023, ha:

  • tagliato i prezzi dei suoi veicoli elettrici a livello globale fino al 20%,
  • messo dunque in opera un’aggressiva azione di sconto e di sfida ai concorrenti.

Elon Musk ha infatti riconosciuto che l’anno scorso i prezzi erano diventati «embarrassingly high» (davvero troppo alti) e che avrebbero potuto danneggiare la domanda. Le azioni hanno infatti chiuso nel 2022 in ribasso dello 0,9% dopo essere scese fino al 6,4%.

Tesla ha abbassato dunque i propri prezzi in tutto il mondo, risalendo brillantemente la china.

Gli sconti di Tesla in Italia

In Italia gli sconti di Tesla riguarderanno le due best-seller, la Model 3 e la Model Y:

  • sulla Model 3 si potrà risparmiare fino a 12.500 euro;
  • sulla Model Y, fino a 3.000.

Ma:

  • i due modelli non potranno accedere agli incentivi statali
  • perché superano la soglia massima dei 42.700 euro (Iva compresa) per poter ottenere i fondi. 

Ripercussioni dei tagli di Tesla: Price War ed eliminazione dei piccoli concorrenti

L’azione così aggressiva di Tesla:

  • ha scatenato le ire di chi aveva appena acquistato una Tesla e si è trovato, pochi giorni dopo, lo stesso modello con un prezzo molto più basso (in Cina ci sono stati grandi rimostranze presso i concessionari da parte degli acquirenti per avere rimborsi);
  • scatenerà, a livello mondiale, una “Price War” (guerra di prezzi) tra i produttori maggiori di veicoli elettrici, che vorranno restare nel mercato ed essere competitivi;
  • eliminerà i concorrenti più piccoli, che non potranno sostenere questa competizione spietata.

Tesla alla conquista (anche) dell’India

Tesla è sbarcata anche in India (dopo essersi insediata in Cina. È importante notare come, oggi, in presenza dei leader cinesi, in alcune aree urbane siano bandite le Tesla), Paese che prospetta una crescita esponenziale e sul quale Musk sta puntando.

Grazie alla lungimiranza di Tesla, il governo indiano ha addirittura abbattuto le tasse sulle importazioni di auto, lasciando libero il mercato e consentendo grandi vendite.

BYD

La casa automobilistica BYD, sostenuta dall’investitore statunitense Warren Buffett, è al momento il più grande produttore di auto elettriche in tutto il mondo, e sta superando la statunitense Tesla (nel 2023 ha registrato un incremento nella produzione e una crescita superiori a quelli di Tesla, seppur Tesla resti, per ora, il maggior venditore al mondo).

Ha sede a Shenzhen che ha iniziato a produrre batterie per telefoni cellulari nel 1995. Negli anni 2000 si è spostata sulle automobili, applicando la sua conoscenza all’avanguardia delle batterie a un mercato che aveva faticato a offrire veicoli elettrici abbastanza economici da attirare gli acquirenti.

La tecnologia avanzata di BYD

Grande punto di forza di BYD, oltre al controllo totale sull’intera catena produttiva delle proprie automobili (come si diceva nei paragrafi precedenti) è l’applicazione di tecnologie avanzate:

  • la batteria Blade, sottile, più economica e priva di cobalto;
  • la e-platform 3.0, piattaforma per la creazione delle proprie auto;
  • il DiSus Intelligent Body Control System, tecnologia di controllo intelligente della vettura, primo passo verso l’autonomia dell’auto (evita il ribaltamento, controlla la posizione dei passeggeri nella vettura durante la marcia, protegge la carrozzeria dagli agenti atmosferici, …).

SAIC

SAIC Motor Corporation Limited (Shanghai Automotive Industry Corporation) è una casa produttrice cinese statale di automobili, la terza tra i cosiddetti Grandi 5 produttori di veicoli cinesi.

Suo marchio di successo nel Regno Unito è MG. Il marchio inglese MG è stato fondato nel 1920, ma è stato rilevato da SAIC dopo che MG Rover è crollato nel 2005, dopo decenni di declino.

SAIC ha lanciato una serie di auto elettriche MG di fabbricazione cinese, che si sono rivelate molto popolari nel Regno Unito in parte a causa dei prezzi relativamente bassi. La MG4 EV è stata la seconda auto elettrica più venduta nel Regno Unito nei primi sette mesi del 2023, dietro il SUV Model Y di Tesla, secondo la Society of Motor Manufacturers and Traders.

Matthias Schmidt, fondatore di Schmidt Automotive Research, ha dichiarato: “Il successo nel Regno Unito di MG, che appartiene alla SAIC di proprietà statale cinese, può essere in parte attribuito al fatto che il marchio, che celebra quest’anno il suo centenario, vede il Regno Unito come la sua casa ancestrale con un importante studio di design a Londra.”

Molti clienti potrebbero però non essere consapevoli del fatto che MG è tutt’altro che di proprietà del Regno Unito.

Gruppo VolksWagen

Il colosso tedesco, nel primo semestre 2023, ha registrato la crescita maggiore in Europa, con un aumento del 68% nella vendita di auto elettriche, negli Stati Uniti, del 76%.

General Motors

Questa casa automobilistica americana sta puntando moltissimo sul mercato dei veicoli elettrici, tanto da aver promesso, entro il 2023, ben venti nuovi modelli di EV.

GM possiede:

  • una piattaforma all’avanguardia per la produzione dei propri modelli
  • una batteria di ultimissima generazione, la Ultium, ove le celle possono essere impilate in verticale o in orizzontale negli accumulatori, così da adattarsi al meglio alla forma di ogni modello. 

Stellantis

Nata nel 2021, è la fusione di due gruppi automobilistici (FCA, Fiat Chrysler Automobiles e PSA, Peugeot S.A.) e in essa confluiranno: Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Citroen, Dodge, DS, Fiat, Jeep, Lancia, Maserati, Opel, Peugeot e RAM.

Anche questa casa automobilistica vanta:

  • una piattaforma di produzione dedicata agli EV,
  • tecnologie all’avanguardia per il settore elettrico.

Geely Auto Group

Fondata in Cina nel 1997, è oggi, insieme a BYD, tra i principali produttori privati cinesi di auto elettriche.

Nel 2010 ha acquisito Volvo Cars.

Diverse fabbriche estere assemblano i suoi modelli (in Indonesia, Sri Lanka, Malesia, Russia e Ucraina) e possiede numerose sedi in Cina.

Lucid Motors

Startup americana avviata nel 2007 in California, è specializzata nella produzione di EV. Si propone come concorrente diretto di Tesla, ma deve crescere ancora parecchio per poter insidiare il primato di Elon Musk e aggirare la concorrenza cinese.

Il suo modello Lucid Air del 2021, di altissima gamma, è una vettura dalle grandi prestazioni e dalle caratteristiche tecnologiche veramente innovative.

Hyundai Motors

Sudcoreana, questa casa automobilistica fondata nel 1947 si sta specializzando nella produzione elettrica con modelli all’avanguardia e tecnologie molto avanzate.

Il Messico, nuova frontiera per la produzione di EV

Il Messico “potrebbe arrivare a produrre più di 220.000 EV, pari al 7% della produzione totale, più che triplicando il risultato del 2022”, dichiara Fleet Magazine. Per questo motivo, colossi come Tesla, VW e Stellantis stanno investendo in questo mercato del centro America.

Conclusioni: Tesla resta in vetta, ma l’orizzonte potrebbe modificarsi

Tesla detiene il controllo sulla vendita di auto elettriche anche in questo 2023, ma la spinta cinese è innegabilmente molto minacciosa. Sta conquistando il mercato europeo, grazie:

  • alla produzione di batterie all’avanguardia,
  • ai prezzi decisamente economici rispetto alla concorrenza,
  • alla capacità di smaltire, senza costi ulteriori, le proprie batterie a fine ciclo.

Numerosi altri produttori si affermano sul mercato degli EV, cercando di minare il primato dei due colossi d’Occidente e d’Oriente.

Il prossimo futuro, legato anche all’espansione o alla non espansione della Cina in America, detterà la forma dei nuovi orizzonti nel campo delle auto elettriche.

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